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Queste gioie violente: review party



Titolo: Queste gioie violente

Autrice: Chloe Chong

Data di pubblicazione: 10 Maggio 2022

Casa editrice: Mondadori

Pagine: 396 pgg

Voto: 3/5

Sinossi: Corre l'anno 1926 e a Shanghai, scintillante come non mai, si respira un'aria di dissolutezza. Una faida sanguinosa tra due gang nemiche tinge di rosso le strade, lasciando la città inerme nella morsa del caos. Al centro di tutto c'è la diciottenne Juliette Cai che, dopo un passato lontano dagli affari di famiglia, ha deciso ora di prenderne in mano le redini e assumere il ruolo che le spetta di diritto nella Gang Scarlatta, un'organizzazione di criminali completamente al di sopra della legge. Ma non sono gli unici a voler imporre il proprio controllo sulla città. A contendere il loro potere, infatti, ci sono i Fiori Bianchi, nemici da generazioni. E dietro ogni loro mossa, c'è il loro rampollo, Roma Montagov, il primo amore di Juliette… ma anche il primo ad averla tradita. Quando gli affiliati di entrambe le gang iniziano a mostrare segni di instabilità, che culminano in suicidi cruenti, si diffondono strane voci. Si parla di contagio, di follia, di mostri nascosti nell'ombra. A mano a mano che le morti si accumulano, Juliette e Roma sono costretti a mettere da parte le armi – e il rancore che provano l'una per l'altro – e a iniziare a collaborare. Se non riusciranno a fermare il caos che sta sconvolgendo la loro gente e Shanghai, non resterà più nulla su cui esercitare il loro dominio. In questa originalissima rivisitazione del classico di Shakespeare, Chloe Gong conduce i lettori in un viaggio avventuroso e commovente durante il quale violenza e passione si mescolano nei destini dei giovani protagonisti.






 



Buongiorno caffeinomani!

Finalmente ci siamo, anche in Italia è uscito Queste gioie violente di Chloe Gong e ammetto che non vedevo l'ora di leggerlo.

Avete già visto il voto che gli ho dato, ma adesso vi dirò perchè mi ha un filo deluso.



 



Retelling, che passione


Allora, partiamo dall'inizio. Mi piacciono i retelling? Come sempre, dipende. In questo caso, mi incuriosiva parecchio, non tanto perchè è un retelling di Romeo e Giulietta, ma quanto perchè è ambientato a Shangai, città che non si vede spesso nei libri, non in quelli "occidentali" almeno. Di fatto è Romeo e Giulietta in una città diversa e con le pistole.

Shangai è un posto che vorrei tanto visitare, ma più di tutto è il periodo storico in cui è ambientato e Chao Gong, l'autrice, riesce perfettamente a rendere l'atmosfera degli anni '20 in una città in cui convivono diverse culture. Un esempio? Juliette Cai è cinese, figlia del clan degli Scarlatti che governano la città da generazioni. Roma Montagov è russo, figlio del capo dei Fiori Bianchi, l'altro clan a capo della città, arrivato a Shangai con la guerra.

Vengono coinvolti anche gli "stranieri" o "invasori" che dir si voglia, francesi e inglesi. E da bravi figli di politici, sia Juliette, sia Roma, parlano almeno quattro lingue.

Ah, non dimentichiamoci ovviamente dei comunisti cinesi che in questo periodo stanno diventando sempre più famosi.


Insomma, l'ambientazione basta a rendere questo retelling assolutamente originale e degno di nota, mi è piaciuto moltissimo leggere di questa città e di ciò che accade!



 

Narrazione saltellante


Ecco la prima nota dolente: il ritmo della narrazione. Capitoli estremamente veloce si alternano a capitoli fin troppo lenti e, passatemi il termine, filler. Non metto in dubbio che sia fatto apposta e con un certo criterio, ma qui si sta parlando di gusto personale e, ahimè, a me non piace.

Ci sono interi capitoli in cui la narrazione si fa lenta e non succede assolutamente nulla, inizialmente pensavo fosse per aumentare la suspense, ma arrivavo alla fine del capitolo con l'amaro in bocca. Altri capitoli invece sono pieni d'azione e di eventi importanti, ma condensati talmente tanto da renderli poco importanti, anche se non lo sono affatto. Non mi dispiace, di solito, il cambio di ritmo in un libro, ma dovrebbe essere equilibrato e non così...diverso.


In generale non mi dispiace lo stile dell'autrice, è brava a descrivere le situazioni, nel bene e nel male, e non manca mai di rendere al meglio l'ambientazione in cui ci troviamo ed è proprio per questo che sono andata avanti a leggere, nonostante tutto.



 


Fantasy e splatter uniti? Evviva!


Ecco, questa è forse la mia parte preferita: lo splatter.

Ad essere sincera, non mi aspettavo questa vena horror in un retelling di Romeo e Giulietta e no, non mi riferisco alle pistole.


Shangai è attaccata, fin dal primo momento, da una misteriosa creatura che vive nell'acqua, in qualche modo questo mostro riesce a far impazzire le persone che ci entrano in contatto. Cosa fanno queste persone? Beh, diciamo che...si tolgono la vita in un modo molto, molto particolare e violento. Per chi è debole di stomaco non è il massimo, ma per me è fantastico dato che adoro queste cose!


Questa follia che attacca non è ovviamente l'unico lato violento della vicenda, in fin dei conti stiamo parlando di una guerra tra clan mafiosi, la violenza è da mettere in conto.



 

Conclusioni


Tirando le somme. Posso dire che sia un brutto libro? No, non del tutto. Di per sè è un libro piacevole da leggere, scorre tutto abbastanza bene. Qual è stato il mio problema principale? Le aspettative, avevo delle aspettative assurde per questo libro e probabilmente sono rimasta un filo delusa anche per questo.

Ed è esattamente il motivo per cui ho dato 3 stelle, un voto a metà perchè sarei stata disonesta con voi e non voglio assolutamente crearvi false aspettative.

Forse per questo sarò un po'la voce fuori dal coro, è probabile.


Detto questo, vi aspetto sempre qui per la recensione del secondo volume, Questa violenta fine che uscirà tra pochi giorni.





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