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Recensione: Eleanor Oliphant sta benissimo

Come raccontare, bene, i traumi e cambiamenti che provocano.



cover eleonor oliphant sta benissimo
cover eleonor oliphant sta benissimo

Titolo: Eleanor Oliphant sta benissimo Autrice: Gail Honeyman Data di pubblicazione: 2017

Casa editrice: Garzanti

Genere: Narrativa psicologica Pagine: 352 Prezzo: 14 euro Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐


Sinossi: Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo.

Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene.

Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.

E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.

O così credevo, fino a oggi.

Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.

Anzi: benissimo.



 

Buongiorno caffeinomani! Dopo tanto tempo eccoci con una nuova, fresca, recensione! Eleanor Oliphant sta benissimo è una delle ultime letture fatte nel 2023 e devo dire che ne sono rimasta davvero tanto soddisfatta.

E sono contenta di spiegarvi perché.



 

Quando fatichi a gestire le tue emozioni, diventa intollerabile essere testimone di quelle degli altri e cercare di gestire anche le loro.

In prima persona fa più effetto

Tendenzialmente non apprezzo i libri scritti in prima persona, ma questa è l'eccezione che conferma la regola. Eleanor Oliphant è la protagonista assoluta del libro, cosa che possiamo effettivamente intuire dal titolo. Fin dalle primissime pagine capiamo che questa donna non ha avuto una vita facile, anche se non sappiamo né come, né perché e non lo capiremo per un bel pezzo.

Pagina dopo pagina scopriamo che tutta una serie di attività e gesti che per noi fanno assolutamente parte della quotidianità, per lei sono un qualcosa di alieno. Come ricevere una parola gentile.


Facendo un piccolo passo indietro, Eleanor vive a sola in un piccolo appartamento, ha trent'anni ed è completamente sola. Non ci stupisce che è un'alcolista, beve per dimenticare. Ha un rapporto complicato con la madre (in prigione). Ma avanzando con la lettura si scopre che il peggio non arriva mai per questa povera donna.


La scrittura in prima persona, in questo caso, è perfetta perché coinvolge il lettore e lo fa empatizzare con lei. Difficile non farlo, a essere onesta. Eleanor è una donna che ha subito di tutto, ma che ancora non si è arresa, non ha perso la sua battaglia e l'incontro con Raymond da il via a un lento processo di autoconsapevolezza e guarigione. Processo di cui è partecipe anche il lettore.


 
Suppongo che una delle ragioni per cui siamo in grado di continuare a esistere nell’arco di tempo assegnatoci in questa valle verde e azzurra di lacrime è che, per quanto remota possa sembrare, c’è sempre la possibilità di un cambiamento.

Un unico personaggio può reggere tutto un romanzo?


Nella mia vita ho incontrato pochissimi casi in cui un solo personaggio è costruito così bene da potersi portare sulle spalle l'intero arco narrativo di un romanzo. Questo è uno di quei casi.


Eleanor Oliphant sta benissimo non è un romanzo epistolare in cui possiamo intuire la presenza di un secondo interlocutore in dialogo con l'autore delle lettere. Eppure, l'unica protagonista di questo libro trascina il lettore all'interno di una vicenda che è sua e di nessun altro. Con lei viviamo la quotidianità di una donna sola, piena di traumi, incasinata e per la prima volta in vita sua anche innamorata.


Attraverso gli occhi di Eleanor riscopriamo una vasta gamma di emozioni come se fosse la prima volta anche per noi. Nella sua vita fanno capolino altri personaggi, ma sono solo un contorno alla sua vita.


 
Se qualcuno ti chiede come stai, si aspetta che tu risponda BENE. Non devi dire che la sera prima ti sei addormentata piangendo perché erano due giorni di fila che non parlavi con un’altra persona. Devi dire: BENE.

Ma se incontrassimo noi Eleanor?


Quello che mi sono ritrovata a chiederemi è se una persona così, nella vita reale, potrebbe sopravvivere.

Eleanor non ha amicizie, come ho già detto, e la sua unica relazione è stata violenta e abusiva, così come il rapporto con la madre. Il padre, ovviamente, è inesistente. Quando si innamora per la prima volta lo fa come una fan con il proprio idolo e immagina una possibile storia d'amore con questo cantante di una band praticamente sconosciuta.

Ovviamente inizia a stalkerarlo.

Se non conosci altro tipo di relazione se non quelle abusive, che altro modo hai di approcciarti?


Nel libro Eleanor viene salvata, quasi letteralmente, dall'incontro con questo tecnico informatico molto bizzarro: Raymond. Lui la trascina nella sua vita fatta di normalità, insieme a un vecchietto che prontamente soccorrono e che prende entrambi i giovani a cuore, tanto da renderli parte della sua famiglia.

Questo per Eleanor è il primo passo verso la sua avventura più grande, la stabilità mentale.



 
Sentii un lampo di felicità come quando si accende un fiammifero

In conclusione


Insomma, il mio 2023 si è concluso con una lettura da 5 stelle piene, con i colpi di scena giusti, il ritmo incalzante e allo stesso tempo perfetto per conoscere appieno i personaggi. O meglio, Eleanor. La lunghezza non è né eccessiva, né troppo corta; l'autrice si è presa lo spazio perfetto per raccontarci la vicenda.


Che altro dire se non che vi consiglio caldamente di leggerlo, è davvero adatto a tutti!


E intanto vi chiedo, qual è l'ultimo libro che avete letto nel 2023?


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