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Le Nebbie di Avalon - Recensione


copertina Le nebbie di Avalon

Titolo: Le nebbie di Avalon (Il Ciclo di Avalon #1) Autrice: Marion Zimmer Bradley Data di pubblicazione: 31 ottobre 2018 Casa editrice: HarperCollins Genere: Retelling Fantasy Pagine: 600 Prezzo: 22 euro Voto: ⭐⭐⭐⭐


Trama: Potente maga dotata della Vista, Morgaine ha sempre avuto la capacità di scrutare nella mente delle persone e di conoscere i loro pensieri. Ora, in là con gli anni e in pace con il mondo e con se stessa, ha deciso di ripercorrere la propria vita e di narrare l'epica storia dell'ascesa e della caduta di Camelot. E ha scelto di farlo non attraverso le gesta eroiche dei cavalieri della Tavola Rotonda, ma attingendo a ciò che il suo potere le ha permesso di conoscere, per dare finalmente voce alle donne che, insieme a lei, hanno visto il mondo che conoscevano cambiare radicalmente e l'Isola Sacra di Avalon svanire per sempre nelle nebbie. È una storia che inizia quando Morgaine è ancora bambina, con una visione che annuncia a sua madre Igraine l'imminente visita della sorellastra Viviane, la Dama del Lago, e di Taliesin, il Merlino di Britannia, messaggero degli Dei. Sono giunti fino a Tintagel per annunciarle che sarà lei a portare in grembo il Sommo Re, l'uomo destinato a salvare il regno e a garantire la pace e l'unità tra i popoli. Stanca di essere una pedina al servizio di poteri più grandi, Igraine cerca di ribellarsi con tutta se stessa a quella profezia. Ma non si può sfuggire al destino, e ben presto la giovane donna si trova in viaggio verso Londra e verso un futuro che cambierà non solo la sua vita, ma anche quella di sua figlia Morgaine. Il volume contiene la prima parte del primo capitolo del "Ciclo di Avalon", un grande classico del fantasy in nuova edizione con una nuova traduzione.



 

La Recensione Le Nebbie di Avalon


Buonasera caffeinomani! Siamo tornate a pieno regime, finalmente, e non vedevo l'ora di parlarvi di questo libro: Le Nebbie di Avalon di Marion Zimmer Bradley. Forse il libro che mi ha tirato fuori dal blocco del lettore che mi aveva colpita dopo la sessione, non riuscivo assolutamente a trovare un libro in grado di prendermi completamente, né che mi facesse venire voglia di leggere. E poi eccolo qui, che mi fissava dal Kindle e quasi mi sussurrava "leggimi...leggimi" e meno male che l'ho ascoltato.



 

La leggenda di Re Artù...ma non si parla di Artù.


Ebbene sì, è indubbio che il libro parli del ciclo Arturiano e delle avventure del re più famoso della storia e dei cavalieri della sua tavola rotonda. Eppure tutta la storia non viene mai vista dal punto di vista di Artù, infatti il romanzo inizia ben prima della sua nascita, quando sua madre era ancora sposata a un uomo che non amava e di Uther Pendragon aveva solo sentito parlare.



Sacerdotessa di Avalon
Sacerdotessa di Avalon (Pinterest)

Protagoniste indiscusse di Le Nebbie di Avalon sono le sacerdotesse di Avalon, Vivianne e Morgaine, zia e nipote. Vivianne è la Sacerdotessa e a lei si deve tutto quello che accade anche alle altre donne della sua famiglia, lei ha il potere di vedere il futuro. Ma soprattutto, ha il potere politico di decidere cosa fare delle vite degli altri. Morgaine (Morgana per tutti noi), viene quasi costretta a seguire le orme della zia e sull'isola viene addestrata alle arti magiche e all'obbedienza cieca alle leggi di Avalon. Forse uno dei miei personaggi preferiti, anche se solo da dopo la metà del romanzo si arriva ad approfondirlo come si deve.

Ecco, la storia ruota ed è raccontata attorno a queste donne.



 

Una ricerca accurata sulla mitologia



rito del cervo
Rito del cervo (Pinterest)

La parte che ho preferito del libro è proprio l'accurata ricerca che l'autrice ha svolto prima di scrivere. So che sembra scontato, ma credetemi, non lo è per nulla. I rituali raccontati nelle Nebbie di Avalon e che si svolgono sull'isola sono descritti nei minimi dettagli, nonostante in alcuni casi sfiorino l'horror. Vale lo stesso discorso anche per le biografie dei personaggi, le quali non sempre sono facili da reperire essendo, appunto, leggende.

Tutta la storia è una grande, enorme, leggenda e in quanto tale trovare le informazioni necessarie è un lavoro lungo e faticoso. Eppure lei lo ha fatto!


Il risultato è una struttura del libro ben concepita in cui tutti i personaggi hanno il loro ruolo ben definito e difficilmente riescono a uscire dal loro ruolo. Eccetto Morgana. Lei può tutto. Ma tornando a noi. Grazie a questo libro ho scoperto che Merlino non era il nome del mago aiutante di Artù, ma solo il ruolo dello stregone. Il Merlino di Britannia!

Sapete meglio di me quanto è importante, dal mio punto di vista, avere una buona base storica dietro a un retelling, almeno per risultare credibile e devo ammettere che sono rimasta piacevolmente stupita da questo romanzo.



 

Piccola nota dolente? La lentezza.


Sarebbe stato tutto perfetto se non fosse per un'unica, piccola, ma a suo modo grande, pecca. Il motivo per cui non ho dato 5 stelle a Le Nebbie di Avalon è la lentezza con cui vengono raccontati gli eventi. Da un lato, la prosa è talmente bella che si potrebbe tranquillamente passare sopra a questo difetto, dall'altro ci sono dei momenti in cui è effettivamente troppo prolisso e potreste saltare tranquillamente pagine intere senza perdervi assolutamente nulla della storia.


Altro piccolissimo dettaglio "negativo", anche se in questo caso posso tranquillamente capire le motivazioni dietro alla scelta: la staticità dei personaggi. Tutti i personaggi instaurano legami alla velocità della luce, ma è anche vero che quasi tutti sono archetipi e in quanto tale è come se non potessero essere sviluppati oltre un certo livello. Morgana è per antonomasia la strega ribelle, Michela Murgia ha intitolato a lei il suo podcast per una ragione! E in quanto tale è anche l'unica a uscire dal percorso già tracciato per lei, lo faceva all'epoca e lo fa magistralmente anche in questo retelling.



 

In Conclusione


E quindi, oramai è inutile che ve lo dica: libro consigliassimo a praticamente tutti. Grandi e ragazzi curiosi di immergersi nel mondo arturiano. Il libro è godibile, avvincente (nonostante la lentezza) e capace di tenere il lettore incollato alle pagine!

Assolutamente consigliato




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