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Recensione Piranesi


Titolo: Piranesi

Autrice: Susanna Clarke

Casa Editrice: Fazi Editori

Data di uscita: 4 febbraio 2021 Pagine: 268

Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ Sinossi: Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre. Giorno dopo giorno ne esplora gli infiniti saloni, mentre nei suoi diari tiene traccia di tutte le meraviglie e i misteri che questo mondo labirintico custodisce. I corridoi abbandonati conducono in un vestibolo dopo l’altro, dove sono esposte migliaia di bellissime statue di marmo. Imponenti scalinate in rovina portano invece ai piani dove è troppo rischioso addentrarsi: fitte coltri di nubi nascondono allo sguardo il livello superiore, mentre delle maree imprevedibili che risalgono da chissà quali abissi sommergono i saloni inferiori.

Ogni martedì e venerdì Piranesi si incontra con l’Altro per raccontargli le sue ultime scoperte. Quest’uomo enigmatico è l’unica persona con cui parla, perché i pochi che sono stati nella Casa prima di lui sono ora soltanto scheletri che si confondono tra il marmo.

Improvvisamente appaiono dei messaggi misteriosi: qualcuno è arrivato nella Casa e sta cercando di mettersi in contatto proprio con Piranesi. Di chi si tratta? Lo studioso spera in un nuovo amico, mentre per l’Altro è solo una terribile minaccia. Piranesi legge e rilegge i suoi diari ma i ricordi non combaciano, il tempo sembra scorrere per conto proprio e l’Altro gli confonde solo le idee con le sue risposte sfuggenti. Piranesi adora la Casa, è la sua divinità protettrice e l’unica realtà di cui ha memoria. È disposto a tutto per proteggerla, ma il mondo che credeva di conoscere nasconde ancora troppi segreti e sta diventando, suo malgrado, pericoloso.



 

Buon pomeriggio caffeinomani!

Eccoci ancora qui per una nuova recensione, come ogni mercoledì che si rispetti e sia mai che saltiamo un appuntamento!


Oggi voglio parlarvi di un libro che ho letto oramai l'anno scorso e di cui avrei dovuto parlarvi molto tempo fa. Ma lo sapete, sono svampita.


Ma iniziamo subito!


Piranesi. È così che mi chiama. Il che è strano, perché, per quanto io possa ricordare, non è il mio nome.

Un genere difficile da definire

La prima volta che sentii nominare Piranesi pensai che fosse l'ennesimo retelling di una qualche storia o mito e ahimé la copertina lo fa pensare parecchio con questo satiro e la colonna tipicamente greca. Non potevo sbagliarmi di più. Quindi, scartato il genere retelling e già più tranquilla, inizio a leggere le prime pagine, entro in questo mondo così strano e particolare. Entro in questa Casa gigantesca che racchiude tutto il nostro mondo all'interno delle sue stanze.


Ed effettivamente quello che ci viene raccontato è proprio di questo uomo chiamato Piranesi che vive all'interno di questa Casa-Mondo e il suo lavoro è "semplicemente"quello di fare ricerche, trovare qualcosa insieme all'Altro. Per sapere cosa dovrete leggere il libro, sappiatelo. Quindi è un fantasy? Beeeh, sì e no. Indubbiamente Piranesi ha tutti gli elementi di un buon libro fantasy, ma la verità è che in sole 300 pagine si intrecciano anche fantascienza e narrativa. Elementi storici che si uniscono a storie surreali o impossibili. Oppure solo dimenticate.


Fazi ha pubblicato Piranesi all'interno della collana LainYA: Young Adult. L'autrice rientra spesso in questa categoria, e ammetto di non aver ancora letto altro di Susanna Clarke, ma per quanto riguarda questo libro non riesco assolutamente a vederlo insieme ad ACOTAR, Il Principe Crudele, Crescent City e tutti i romanzi che oramai conosciamo fin troppo bene. Fin dalla copertina stona, figuriamoci per la storia raccontata. La Clarke riesce a utilizzare una narrazione apparentemente semplice per parlare a ognuno di noi. Ci parla di legami con il passato, di crudeltà umana, di futuro e di memoria. Come si fa a rilegarlo negli Young Adult? Ma detto onestamente, come si fa a rilegarlo in un solo genere?



 

Ambientazione e personaggi

In questo piccolo romanzo i protagonisti sono due: Piranesi e l'Altro, entrambi alla ricerca del segreto di quella casa enorme in cui vivono. Piranesi è estremamente metodico, come solo uno scienziato può essere, scrive sistematicamente gli eventi che succedono nei suoi diari. E sistematicamente li confronta con l'Altro.


Piranesi è ingenuo, tende a fidarsi troppo, ma è facile capire perché in questo caso: lui ha contatti solo con l'Altro che può fare e dire ciò che vuole proprio perché Piranesi non può fare altro che fidarsi di lui. Eppure non è così scemo, ve lo assicuro.

Piranesi è il narratore delle vicende, ovviamente, e personalmente mi sono ritrovata a seguirlo passo passo per la Casa, mi sono emozionata con lui e ho avuto paura per lui. Esattamente come ho gioito con lui e per me è una cosa davvero rara affezionarmi tanto a un personaggio.



 

Una menzione speciale merita proprio l'ambientazione di Piranesi: la Casa. La Clarke riesce a mischiare reale e onirico in un mondo sorprendente, ha una prosa poetica che ti ipnotizza e ti porta dentro queste enormi stanze.

La Casa è un piccolo universo, una coltre di nubi impedisce la vista dei piani superiori e le maree, l'oceano, invade quelli inferiori. Le sue stanze sono piene di reperti appartenuti a un lontano passato, statue che potrebbero risalire all'antica Grecia, colonne che sostengono i soffitti, animali ritenuti quasi mitologici. Per tutta la prima metà sentivo quasi di appartenere a quel luogo, misterioso e meraviglioso. Ricordo quando mi spiegarono cosa si intendeva per sublime: quel sentimento a metà tra lo stupore e la paura. Ecco, la Casa è sublime.


Personaggi in contrapposizione: Piranesi e l'Altro

Piranesi esplora davvero l'animo umano, ed è strano per un fantasy e lo fa proprio grazie al suo protagonista. A metà tra filosofo e scienziato, Piranesi adotta un approccio da uomo di scienza nel momento in cui cataloga le informazioni, ma allo stesso tempo spesso di lascia andare a domande esistenziali.


Nel libro si vede una contrapposizione netta tra Piranesi e la sua curiosità e l'Altro e i suoi interessi personali, ma non posso dirvi di più perché vi rovinerei il finale. Entrambi i personaggi sono alla ricerca di conoscenza, di sapere ed entrambi annotano in modo minuzioso i loro progressi. Quello che cambia è la loro motivazione: Piranesi lo fa senza un secondo fine, vuole solo scoprire i segreti che si celano dietro la Casa, l'Altro ha interessi puramente personali e arriva a sfruttare il nostro protagonista.


Mi piace sempre vedere due personaggi ben costruiti in contrapposizione, soprattutto in libri così brevi e intensi, danno corpo a tutta la narrazione ed è facile immedesimarsi in uno dei due. In questo caso specifico non capisci davvero le intenzioni dell'Altro fino alla fine del romanzo e devo ammettere che è perfetto così, bastava davvero pochissimo per rovinare tutto. Fortunatamente non è successo



 

In conclusione

Che dire di più? Piranesi è entrato a gamba tesa nel mio cuore e nella mia personale TOP 10 (magari ci scriverò qualcosa a riguardo). Una narrazione ritmata e allo stesso tempo capace di farti perdere in questo mondo così particolare e onirico.

Capisco perfettamente Piranesi, così innamorato della Casa e dei piccoli miracoli che vivono in essa. E anche degli orrori che nasconde, perché è così antica che i cimiteri sono dietro l'angolo.

5 stelle pieno, non posso dire altro!


Siamo alle conclusioni! Non perdetevi le nostre novità su Instagram e date un'occhiata alle altre recensioni!











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